IMPROVVISARE

è un doppio salto mortale carpiato e senza rete

Improvvisare è un doppio salto mortale carpiato e senza rete, ma è quello che ogni giorno facciamo tutti, vestiamo un personaggio, gli facciamo fare colazione e lo mandiamo per il mondo ad affrontare piccole o grandi imprese, passo dopo passo in questa meravigliosa e ignota pagina non scritta che è la vita. Rifare tutto questo in teatro significa avere nuova coscienza di sé e della realtà. Una realtà che speriamo possa apparire più distaccata, divertita e profonda.

A chi è rivolto il corso di improvvisazione teatrale?

  1. Innanzitutto a quelle persone che percepiscono il bisogno di esprimere la loro potenzialità creativa, ma si sentono frustrate dal non averne il modo.
  2. Alle persone timide che hanno bisogno di imparare a gestire i rapporti interpersonali.
  3. Alle persone che vogliono migliorare la loro capacità di relazionarsi con gli altri.
  4. Ai giovanissimi, per riscoprire la propria unicità nel gruppo.
  5. Ai meno giovani per riscoprire le gioie di fare gruppo.
  6. A tutte le persone che non vedono che nell’altro c’è dell’altro.
  7. Ai professionisti del teatro e della vita che hanno bisogno di giocare e divertirsi.
  8. Ai diversi che si vogliono sentire uguali agli altri, scoprendo le gioie di essere un pò diversi.
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anni di attività alla Spezia

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anni di esperienza sul palco

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Iscritti negli anni

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Spettacoli portati in scena

Come si sviluppa il corso?

PRIMA FASE

  1. La propedeutica di Jazz Theater mirerà a sviluppare sia l’ascolto di gruppo che quello personale.
  2. Si svilupperà il senso del ritmo.
  3. Si lavorerà sulla percezione del proprio corpo e dei cambiamenti che l’ambiente interno ed esterno determinano.
  4. Accettazione delle proposte e continuo mutamento della storia. Si svilupperà il senso d’individualità e coralità.
  5. Creazione del personaggio, monolitico e multidimensionale.
  6. Conflitti e percezione drammaturgica, incipit e finale.

SECONDA FASE

  1. Fondamentali tecniche di Improvvisazione Teatrale
  2. Studio dei game della short form.
  3. Stili e registri di improvvisazione.
  4. Variazioni sulla narrazione cronologica della storia.
  5. Improvvisazioni lineari, immaginative associative, con il pubblico.
  6. Il corso si concluderà con uno spettacolo d’improvvisazione tenuto dagli allievi.

 

 

 

Quanto dura il corso?

Il corso si sviluppa in un arco di 8 mesi (Ottobre – Maggio) con incontri dalla durata di 2 ore circa con cadenza settimanale. Gli incontri verranno aumentati nell’ultimo mese in preparazione dello spettacolo finale.
Il corso è da considerarsi anche come un “Primo Anno” di quella che è la scuola di improvvisazione teatrale rientrante nel circuito nazionale di IMPROTEATRO, l’associazione nazionale di improvvisazione più importante per numero di affiliazioni e di scuole sparse su tutto il territorio nazionale.
La scuola permette di partecipare ai circuiti nazionali di IMPRO’, short form teatrale che fa competere le diverse scuole tra di loro, e inoltre permette agli iscritti di aderire agli stage nazionali che l’associazione organizza annualmente, nonchè di assistere gratuitamente a tutti gli spettacoliIMPRO’.

L'insegnante

Guglielmo Perez

Incomincia la formazione attoriale nel ’95 attraverso molteplici stages e laboratori con registi e attori, sia italiani che (soprattutto) stranieri.
In pochi anni orienta il suo studio verso una forma di teatro principalmente fisica e coadiuva la sua preparazione attraverso corsi di contact improvisation, danza contemporanea e danza Butho.
Nel 2000 partecipa alla produzione di un film ispirato ai Giusti di Albert Camus, sovvenzionata dall’Università di Ancona.
Nel 2003 insieme ad alcuni amici fonda la compagnia Teatro Terra di Nessuno.
Si occupa di drammaturgia scrivendo e interpretando Criceti meccanici su una luna di Saturno (premio INSALA 2006) e Storie di sabbia e di rabbia (premio Festival Sala Consilina 2007).
Nel 2004 diventa docente di improvvisazione teatrale attraverso Imprò – Associazione nazionale improvvisatori.
Nel 2009 apre la scuola di improvvisazione teatrale alla Spezia e nel 2011 fonda l’associazione culturale Mirpò, di cui è tuttora presidente.